Caffè: una bevanda che ha viaggiato

Parliamo prima di etimologia… La parola caffè deriva dall’arabo “qahwah” che significa tonificante. Secondo alcuni linguisti, potrebbe anche derivare dalla parola “Kaffa“, il nome della provincia dell’Etiopia in cui è stato scoperto. Il caffè è una bevanda ottenuta dai semi dell’albero del caffè, un arbusto delle regioni tropicali. E la sua cultura non è nuova! Dal XV secolo, i musulmani lo importano in Persia, Egitto, Nord Africa e Turchia, dove il primo cafè, chiamato Kiva Han, apre nel 1475 a Costantinopoli.

In Francia, è a Marsiglia che il caffè fa la sua comparsa nel 1644. Un mercante francese, Pierre de La Roque, avrebbe avuto l’idea di importarlo dall’Egitto e farlo assaggiare a qualche dilettante, con un successo immediato!

La democratizzazione del caffè

Presentato al Re Sole da un ambasciatore durante un viaggio nel 1669, Luigi XIV lo apprezza per un certo periodo ma non abbastanza da offrirgli la sua ora di gloria… La fama arriva comunque pochi anni dopo, nel 1686, con l’apertura del famoso café Le Procope, dove La Fontaine e Voltaire hanno il piacere (e l’abitudine!) di degustarlo. Nel corso del tempo, il consumo di caffè viene gradualmente democratizzato ed entra nelle case di molti francesi, dapprima nelle grandi città, per poi diffondersi nelle campagne nel corso del diciannovesimo secolo.

Oggi il caffè è una delle bevande più consumate al mondo. In cialde, macinato, solubile, in ufficio, a casa o nel bistrot locale: nel 2018 l’UE ha importato oltre 3 milioni di tonnellate di caffè dall’estero**.

* Fonte IVS Francia

** Fonte Eurostat

Il caffè dà carica

Il caffè è prima di tutto uno stimolante molto apprezzabile (e molto apprezzato!). Il chicco di caffè è infatti ricco di caffeina, un principio attivo che agisce sul cervello ed è noto per il suo effetto stimolante, sia fisico che intellettuale.

È ricco di antiossidanti

Ma il caffè non contiene solo caffeina. È anche ricco di antiossidanti, più precisamente i famosi polifenoli, così preziosi per la salute, che proteggono l’organismo dall’invecchiamento e hanno virtù antinfiammatorie sulle arterie. Bere da 2 a 3 tazze di caffè al giorno ridurrebbe addirittura il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari del 20%, secondo uno studio australiano del Baker Heart and Diabetes Institute, pubblicato sull’European Journal of Preventive Cardiology. Ridurrebbe anche il rischio di diabete del 30% e aiuterebbe a proteggere il fegato.

Contiene vitamine

Forse non è noto, eppure il caffè è anche una fonte di molte vitamine, tra cui B2, B3, B5 e B6, fibre, potassio, magnesio o calcio, tutti nutrienti di cui il corpo ha bisogno per carburare a tutta velocità e rimanere in salute. I chicchi di caffè sono quindi veri e propri concentrati di composti protettivi. Non c’è motivo per non berne.

Il caffè aiuta a bruciare i grassi

La ciliegina sulla torta: la caffeina contenuta nel caffè stimola la lipolisi, vale a dire la distruzione del grasso da parte dell’organismo. Una vera spinta per aiutare a bruciare qualche caloria, particolarmente interessante quando si monitora il proprio peso e quindi la propria salute.

Buon uso del caffè

Per godere dei benefici del caffè senza effetti indesiderati, si consiglia di limitare il consumo a 4 tazze al giorno. Vuoi berne di più? Puoi optare per la versione decaffeinata: una buona idea per apprezzarne il gusto, senza alcun rischio!

Ricette a base di caffè e latte

Latte e caffè si prestano a molte associazioni, che non finiscono mai di sedurre gli amanti del genere. Tra queste l’immancabile cappuccino, una miscela uguale di espresso, latte caldo e schiuma di latte. Il famoso Latte, originario degli Stati Uniti, viene preparato in una tazza più grande e contiene una doppia dose di espresso, 2/3 di latte e uno strato di schiuma di latte. Infine il Flat White, equivalente di un piccolo Latte, con un po’ meno latte ma comunque una doppia dose di espresso.  La principale differenza tra tutte queste bevande è quindi nella quantità di latte. Qualcosa per deliziare il palato di tutti i buongustai.

Come fare un buon cappuccino?

Preparare un espresso, in una tazza capiente, tra 150 e 180 ml. Aggiungere latte caldo in quantità uguali, quindi la stessa quantità di schiuma di latte. Otterrai latte caldo e schiuma di latte perfetti con tutte le nostre macchine tradizionali dotate di uscita vapore, ma anche con le superautomatiche della gamma TANGO, che ti permettono di preparare automaticamente tutte le bevande a base di caffè, latte, nonché una schiuma di latte cremosa e vellutata. Servire o meno con zucchero secondo i desideri e le esigenze di ciascuno. Puoi anche aggiungere un velo di cacao amaro in cima.

Quale latte scegliere?

L’ideale per un buon equilibrio nutrizionale e il massimo del gusto? Variare le fonti di latte. Puoi optare per latte intero, gourmet e cremoso, valutare latte di capra o senza lattosio, conveniente per gli intolleranti. Un’altra tendenza è il latte vegetale: mandorla, soia, riso o avena. Esistono molte varietà di latti vegetali, con o senza zucchero, per preparare deliziose bevande.

Caffè, in tutta la sua delicatezza

Come un buon vino, il caffè è sensibile a molti fattori, che possono alterarne significativamente qualità e gusto. La sua conservazione deve essere attentamente curata, dal momento che assorbe rapidamente gli odori presenti nell’ambiente. Si noti che il caffè tostato non ha una data di scadenza, ma andrebbe consumato preferibilmente entro 24 mesi. Ciò significa che, dopo tale data, potrebbe aver perso gusto e aroma, sebbene rimanga consumabile.

Caffè macinato

Più delicato dei chicchi, il caffè macinato è particolarmente sensibile al suo ambiente. Per proteggerlo, una volta aperta la confezione, si consiglia di porlo al riparo da luce e aria, che tendono ad ossidarlo. L’ideale? Optare per un contenitore ermetico e opaco (che non consente il passaggio della luce) e conservarlo in una stanza protetta dall’umidità e dalle forti fluttuazioni di temperatura. Evitare di tenere il caffè in frigorifero, che offre temperature troppo estreme e un livello di umidità troppo elevato. Tuttavia, il frigorifero può aiutare se l’ambiente esterno è molto caldo o se si vuole conservare il caffè più a lungo. Per sfruttare appieno i suoi aromi, un caffè macinato di buona qualità andrebbe utilizzato entro due settimane dall’apertura, avendo cura di conservarlo a temperatura ambiente e all’asciutto.

Caffè in chicchi

I chicchi di caffè si conservano nel complesso meglio e un po’ più a lungo del caffè macinato, e il fatto che vengano macinati al momento consente di preservarne gli aromi in modo sostenibile. Le condizioni ideali di conservazione sono lontano da luce (meglio se in un contenitore opaco, poiché la luce aiuta ad accelerare la degradazione del caffè) e umidità. Evita anche di conservarlo in frigorifero o in una stanza fredda, poiché il freddo tende ad alterarne i sapori. Infine, ricordati di scegliere una scatola perfettamente ermetica, in modo da tenere lontana l’aria. Un pacchetto non sigillato di chicchi di caffè perde tutti i suoi aromi in 7 giorni, mentre se posto in una scatola ben chiusa può durare fino ad un mese senza evidente deterioramento del gusto e fino a due mesi se la scatola di conservazione è sottovuoto.

Dalgona Cafè

Bevanda originaria della Corea del Sud, il caffè Dalgona è una versione rivisitata e migliorata del famoso café au lait. L’idea? Un caffè gourmet preparato con una miscela di caffè solubile in polvere, zucchero e acqua calda e poi montato fino a quando diventa cremoso. Viene poi versato su una generosa tazza di latte caldo e, prima di essere servito, può essere guarnito con topping al caramello o cioccolato.

Cold Brew

Apprezzato dagli amanti delle bevande fredde e raffinate, il cold brew è una versione fredda del caffè, ottenuta da una lenta infusione (almeno 12 ore, secondo gli appassionati) che ne sprigiona completamente tutti gli aromi. Il caffè così ottenuto viene poi versato in un bicchiere capiente e addizionato di cubetti di ghiaccio prima di essere sorseggiato, ben agitato.

Caffè Latte Vegano

Un caffè Latte, sì, ma vegano! Il mondo del caffè non è sfuggito alla tendenza del veganismo e molte persone ormai ordinano il loro caffè Latte con bevande vegetali quali soia, avena, riso o mandorla. La ricetta rimane la stessa e, secondo gli appassionati, il piacere intatto.

Caffè CBD

Il binomio caffè – CBD sta raccogliendo sempre più consensi. Il cannabidiolo (CBD) è una sostanza naturale derivata dalla cannabis (ma completamente legale) che ridurrebbe lo stress, migliorerebbe il sonno e la concentrazione. Per prepararlo, basta aggiungere qualche goccia di CBD nel caffè e voilà.

Latte Art

La tendenza non è nuova ma riscuote ancora grande successo e consiste nel creare sulla schiuma disegni raffinati e originali.